Come il librar danzante de' figure
ch'i pennuti traccian in su la volta
versando lieti canti ne' pianure
che l'attenzion lor sol viene rivolta,
così la fantasia mia sogna
leggiadri e molli gesti d'una dea
che languide linee l'aere adorna,
allor in quiete l'animo si bea.
Oh celestiale forma 'sì vezzosa,
tu ch'offri tregua e smorzi li tormenti
e men stancante fai sembrar l'irosa
ragione, con l'ambrosia tu le genti
sazia, quiete porta ne' penosa
valle de' l'anime tutt'ora ansanti.