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sabato 31 dicembre 2016





Solo per oggi è possibile scaricarlo gratuitamente, di seguito un piccolo estratto dal libro... godetevelo.

Qual cruccio oscura i tuoi ridenti occhi?
Fulgidi astri de' Pleiadi sorelle,
quante galassie ho visto!
smarrir l'animo nell'arcano oblio
d'un immenso oceano,
quale sublime viaggio:
il dispïegarsi dell'infinito
nell'attimo fugace
d'un breve pensïer.

Avverto il fragor della tempesta
nel silenzioso vento
tra la tua odorosa chioma, t'affanni
e nel buïo vaghi
in cerca del tuo angol
di tïepida luce,
mille martirii dell'Ade
su di me infliggerei
per regalare baglior ai tuoi occhi,
deh, così ch'un sì tenero sorriso,
invidia della Citerea figlia,
sul tuo grazioso sembïante affiori.

Dolce unguento per le tue ferite
le mïe parole, il mïo amor,
per te, cara, possa essere,
ch'io del tuo radioso serto di re
e consacrato servo
possa contornare il mïo umil capo:
goder possiamo insieme
d'un infinito gaudio.

sabato 17 dicembre 2016

Pubblicata la prima raccolta di alcuni scritti, alcuni sono già presenti nel blog, altri sono inediti: rimanete in contatto tramite il blog, seguendo la pagina google+ o iscrivendovi tramite mail per aggiornamenti ed eventuali offerte, intanto è disponibile un'anteprima nell'immagine sottostante,buona lettura.

lunedì 21 novembre 2016

Uguale ormai fluisce il rapido istante...

Uguale ormai fluisce il rapido istante,
ridondante successione immutabile;
prigioniero ne' la cinta asfissiante
affoga miser lo spirto ne' fiele.

Oppresso crogiolasi mestamente
dinanzi a la fiamma ardente
de' passate memorie evanescenti,
simil a eternate rovine giacenti.

Lampi conviviali cristallizzati,
consumati nella vampa dell'attimo
e nel mio pensiero idealizzati;

dolce allor il vagolar nell'animo
dell'amabili istanti condivisi,
gradevol rimirar i gentil visi.

martedì 10 maggio 2016




Come il librar danzante de' figure
ch'i pennuti traccian in su la volta
versando lieti canti ne' pianure
che l'attenzion lor sol viene rivolta,

così la fantasia mia sogna
leggiadri e molli gesti d'una dea
che languide linee l'aere adorna,
allor in quiete l'animo si bea.

Oh celestiale forma 'sì vezzosa,
tu ch'offri tregua e smorzi li tormenti
e men stancante fai sembrar l'irosa

ragione, con l'ambrosia tu le genti
sazia, quiete porta ne' penosa
valle de' l'anime tutt'ora ansanti.