Visualizzazioni totali

lunedì 10 agosto 2009

Eco

Forse troppo gentile co' le compagne,
proteggevi le ninfe che Giove
libidinoso prendeva nascosto
e con veloci parole loquaci
la regina tenevi,
mentre Giove il suo seme
spargeva tra le ninfe;

Povera che qüando la regina,
iraconda et gelosa,
ti maledì per l'aeterno tempo:
per l'intera tua vita disgraziata
più non potrai parlare,
ma solo ripeter l'ultimi verbi
che l'altri pronunciavan,
come potevi dir ch'eri in amore?
Il crudele Narciso
il süo amor ti negò;
sola et disperata vagoli ancora,
nelle caverne dopo il rifïuto
ti celi rossa in volto,
le tue membra or son divenute roccie,
ma la tüa anima ancor vive eterna,
i tui lamenti riveston l'etere
mentre il cuore tuo è messo a tacere.

Dolce Eco, sempre sarai maledetta,
la tua bontà ti condannò per sempre,
il tuo cüore sempre sarà muto
nello tüo dolere.

Nessun commento:

Posta un commento